Proof of Burn (PoB) è un algoritmo di consenso utilizzato dalle blockchain per validare le transazioni e creare nuovi blocchi nella catena di blocco.
Il PoB funziona bruciando (ovvero distruggendo) una certa quantità di criptovaluta da parte dell'utente che vuole diventare un "minatore" e contribuire al processo di validazione delle transazioni. Questo processo viene chiamato "burning" (bruciare) poiché le criptovalute distrutte diventano inutilizzabili e irrecuperabili. In cambio della distruzione di queste criptovalute, l'utente riceve il diritto di creare un nuovo blocco nella catena di blocco e di ricevere una ricompensa in criptovaluta.
In sostanza, il Proof of Burn funziona in questo modo: un utente invia una quantità di criptovaluta a un indirizzo senza proprietario (detto anche "black hole address" o "burn address"), che non può essere più recuperata. Questa transazione viene registrata sulla blockchain e viene utilizzata come prova che l'utente ha "bruciato" una certa quantità di criptovaluta. Il sistema di consenso della blockchain può quindi utilizzare questa prova come base per validare le transazioni e creare nuovi blocchi nella catena di blocco. Il Proof of Burn ha diversi vantaggi rispetto ad altri algoritmi di consenso, tra cui la maggior efficienza energetica e la maggiore sicurezza. Inoltre, il PoB offre un modo per evitare la concentrazione di potere tra i "minatori" della blockchain, poiché il processo di "bruciare" criptovaluta può essere eseguito da qualsiasi utente della blockchain. Tuttavia, il PoB ha anche alcuni svantaggi, come la potenziale riduzione della liquidità della criptovaluta a causa della sua distruzione.
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